BIANCHI 4 – BLU 3 primo tempo (3 – 1)
Mentre tre o quattro sommi politici italiani da due mesi non riescono a mettersi d’accordo per fare un banale accordo di governo succede che da quarant’anni una ventina abbondante di persone si ritrovano come per miracolo meticolosamente organizzati in sfide epiche all’ultimo calcio…. E anche questo sabato di manzoniana memoria i blu e i bianchi sotto il sole di Contrapò si ritrovano magicamente composti in marmoree formazioni dal nuovo allenatore svedese Halfredsson War Guerra.
Bianchi: Zanatta Colonnesi Caponi Bagni Matteo Marchesiello Gavioli Martin Soukopova Forte Moretti Cavallari Ferretti Martina Giuseppe e Pierluigi
Blu: Portiere Volante, Vanni, Casetti, Orpelli Senior e Junior, Pasquale, Zucchini, Bagni Martino, Mennitti, Marrocchino, Zappaterra, Mattia Negri.
Arbitra ancora il sig. Mimmo Stigliano, oggi in tenuta arancione in quanto appena smontato dal turno in autostrada a sistemare i birilli delle corsie ridotte….
Prime fasi di studio, le squadre si guardano e si scrutano come amanti scontrosi ma sono i blu a prevalere come manovra e “vis pugnandi”. E difatti vanno in vantaggio con un’azione dove Mennitti con una finta di corpo fa cadere mezza difesa blu, e Marrocchino tutto solo prende la mira e non fallisce.
Sembra un sabato facile per i blu nella bellissima cornice primaverile del campo di Contrapo’, ma il peggio è in agguato. Proiezione solitaria di Gavioli in avanti, si beve un paio di avversari ed entrato in area dalla sinistra di destro fa partire una colombella a smorzacandela nell’angolo alla destra del portiere. Goal magnifico che pareggia la sfida.
Poi una disattenzione della difesa blu, lo prendo io lo prendi tu, parte Giuseppe Martina e lo prendono tutti i blu là dove non batte il sole… Il capocannioniere infatti si beve in velocità tutta la difesa e brucia il portiere. E non è finita, di li a poco su cross di Gavioli dalla destra Ferretti di testa fa 3 a 1.
E’ sicuramente un risultato ingiusto e punitivo per i blu, che hanno a lungo manovrato e tenuto in pressione la difesa bianca, ma è anche la dura legge del goal, come cantavano gli 883 (che poi era la disposizione in campo della nazionale cantanti, 8 difensori, 8 centrocampisti e 3 punte).
I blu ripartono agguerriti nella ripresa e dopo una clamorosa traversa di Martino Bagni in una decina di minuti pareggiano: prima Mennitti entra in area dal vertice sinistro e fa partire una di quelle meteore che tanto sono temute dai portieri, soprattutto se vengono leggermente deviate come in questo caso. Poi Zucchini crossa basso dalla sinistra in maniera efficace (chiaro risultato del corso in VHS “il traversone questo sconosciuto” di Bruno Conti e Ivan Zazzaroni) e Mennitti di nuovo irrompe tra mille maglie bianche e segna facilmente. Reclamano per il fuorigioco i bianchi ma la VAR umana casualmente presente in linea con l’azione convalida.
Tutto sembra presagire ad un nuovo pareggio ancora per 3 a 3 quando con i blu tutti in avanti alla ricerca del goal vittoria, Moretti a 10 secondi dalla fine del recupero intercetta un pallone, fa partire Ferretti che lascia una scia nera di olio bruciato come un Cambridge truccato e punta irresistibilmente la rete. Sta usando chiaramente mezzi illeciti ma nessuno lo recupera e arrivato a due passi dal portiere invece di tirare mette in mezzo con grande altruismo per l’accorrente Giuseppe Martina che scaraventa in rete.
4 a 3 per i bianchi e gioia incontenibile, partita finita qui.
E’ stata sicuramente una beffa oggi per i blu largamente superiori in buona parte del match, ma come diceva Boskov “vince squadra che segna un goal in più, e per gli altri sò cazzi… ”. E su questa riflessione filosofica di enorme portata mediatica vi lasciamo a meditare per il resto della settimana.