Sabato 12 maggio, Sant’Alfredo Cannoniere, sole e caldo con due tuoni al 28° del secondo tempo….

BIANCHI 6 – BLU 4

Ancora una partita sorprendente oggi al Monumental Stadium di Contrapò dove i blu e i bianchi se le sono suonate e cantate come ogni sabato che Dio manda in terra aperta (a parte l’estate che c’è un gran caldo e si va al mare a mettere al fresco le chiappe)
E non è propriamente freddo anche questo sabato di primavera dove i bianchi scendono con la formazione seguente:
Gotta, Caponi, Maccaferri Colonnesi, Sandro Martina, Pasquale, Zucchini, Moretti, Zappaterra, Biancucci, Negri, Ferretti.
I Blu rispondono con:
Zanatta, Marchesiello, Orpelli, Casetti, Vanni, Marrocchino, Lagalla, Cavallari, Forte, Massimo, Gavioli, Pierluigi e Giuseppe Martina.
L’inizio è un assedio blu i bianchi si rintanano a difesa del fortino del generale Gotta oggi nella versione Custer e mettono fuori il naso solo per vedere che tempo fa senza l’ardire di costruire una manovra degna di questo nome.
Resistono ben 25 minuti fin quando all’ennesima percussione di Giuseppe Martina questi si presenta al vertice dell’area, semina come birilli da autostrada Maccaferri e Colonnesi e deposita in rete alle spalle dell’incolpevole Gotta.
Dopo poco Pierluigi Martina si invola tutto solo e crossa al centro per il figlio che riconoscente deposita in rete di testa un goal chiaramente viziato da nepotismo ma che l’arbitro convalida.
Sembra tutto finito per i bianchi, che perdono anche Caponi per un infortunio sospetto (visto al Pineta di Milano Marittima in serata…) quando poco prima dello scadere Maurizio Biancucci riceve libero al centro dell’area di rigore ed infila di precisione nel sette alle spalle di Zanatta lasciando uno spiraglio aperto per il secondo tempo. Due a uno per i blu e si chiude la prima frazione.

Il secondo tempo si apre bene per i bianchi che arrivano subito al pareggio su una distrazione di Mirko Casetti influenzato dalle voci di mercato che lo danno al Real Madrid il prossimo anno si lascia sfuggire Ferretti che parte e come al solito non esita troppo in area di rigore a trafiggere Zanatta.
Nel secondo tempo la partita è decisamente scoppiettante e dopo il pareggio i bianchi si rilassano e blu ne approfittano ancora due volte con Giuseppe Martina che partendo sempre in contropiede riesce a bersi la difesa avversaria e a concludere imparabilmente a rete un paio di volte, di cui una addirittura partendo da metà campo e rispondendo a quattro chat di whatsapp.

Sul quattro a due tutto sembra ancora volgere negativamente per i bianchi ma il match non è finito e Ferretti di nuovo accorcia le distanze di testa in un’azione analoga a quella che aveva portato al goal Giuseppe Martina nel primo tempo e pure nella stessa porta.

Avviene poi l’incredibile su un cross fantastico di Maccaferri, quando la palla s’impenna e va a spiovere sul vertice sinistro, dove Alfredo Guerra lascia partire al volo un missile di destro che si infila nel sette opposto a Zanatta: goal bellissimo, visto fare solo da grandissimi campioni come Van Basten, Pelè, Cruyff e Barbagallo dell’Avellino. Punto a capo, e adesso l’adrenalina scorre a fiumi tra i bianchi che riescono addirittura ad andare in vantaggio a pochi minuti dalla fine con uno show di Mattia Negri che danza sulla linea di fondo mette al centro per l’accorrente Biancucci che segna il gol del vantaggio. I blu sono ormai allo sbando e subiscono anche l’onta del sei a quattro con Ferretti che intercetta un passaggio di Forte ben pressato da Zucchini troppo corto per il proprio portiere. Ferretti si infila nella sulla traiettoria dopo un accurato studio trigonometrico e batte agevolmente Zanatta.
Mimmo Stigliano non può che portare il fischietto alle labbra e decretare la fine di queste ostilità