Blu (Campi) 8 – Bianchi (Formaggi) 7
PRECISAZIONE PERVENUTAMI DA MIMMO STIGLIANO:
“Cesare, ho letto il commento alla partita (bellissimo), ma, appellandomi ai diritti sanciti sin dalla Rivoluzione francese e ribaditi ai giorni nostri dall’Onu e dalla Corte di Giustizia Europea, vorrei precisare che non ho colpito nessuna caviglia, ma ho anticipato di netto Daniele, il cui collo del piede invece del pallone ha trovato (dolorosamente, ahimè: stava calciando con tutta forza) la mia suola con relativi tacchetti! Il calcio (tecnicamente) l’ho preso io.
Dunque, in ottemperanza ai principi di corretta informazione (diversi dalla sacrosanta critica), puoi valutare il mio intervento come vuoi, ma devi descriverlo esattamente.”
Purtroppo vista la dinamica velocissima dell’azione non posso dire di aver visto perfettamente quanto successo, come si sa l’impressione è sempre che l’attaccante sia una vittima sacrificale del difensore, ma in effetti non sempre è così… Per cui concedo assolutamente a Mimmo vista la sua grande integrità morale il beneficio del dubbio sull’intervento, ma non posso altresì dire che lo stesso fosse inevitabile… In ogni caso lascio ad ognuno la soggettiva valutazione, prendete atto della mia descrizione come pura ipotesi ad uso esclusivo dell’ironia della narrazione…. Ovviamente anche Daniele ha il suo diritto di replica !!!
Tiepido e soleggiato pomeriggio invernale oggi al Cus Allianz Arena per questa seconda partita del nuovo anno. Si affrontano Bianchi e Blu davanti a tre distratti spettatori e due cani. Peccato per il mancato fervore del pubblico perché la sfida sarà come spesso accade entusiasmante. Primo tempo con i Blu arrembanti, con Pino Croce anche oggi nella sua miglior versione di semidio, metà uomo metà Cristiano Ronaldo, che imperversa dalla difesa all’attacco. Con semplici e lineari passaggi i Blu iniziano a segnare e vanno rapidamente sul tre a zero: sugli scudi Angelo “Cocoon” Marrocchino che segnerà una tripletta nel primo tempo, di piatto, di testa, in fuga solitaria, insomma mancava solo la semirovesciata volante per entrare nell’empireo dei campioni. Altri goal di Pino Croce (2) e di Lorenzo Marchesiello che dopo tanto correre ( a volte anche troppo…) trova il tempo per un bella conclusione allo scadere. E i Bianchi ? sono tutti nelle iniziative del capocannoniere Ferretti, oggi molto attivo, che salva l’onore della squadra nel primo con un bel goal di testa e un altro in semirovesciata alla Totti nella mischia seguita alla traversa colpita con un incredibile tiro al volo di Martina PierLui su corner di Forni. Sarebbe stato un goal clamoroso….. Niente lascerebbe presagire cosa accadrà nel secondo tempo dopo la prima frazione chiusa sul 6 a 2 per i Blu.
Nel secondo tempo Bianchi molto aggressivi, con Daniele Mennitti travolgente e un po’ troppo nervoso, ma sempre pericolosissimo. L’assedio all’area Blu inizia presto, non prima che Croce metta l’ultimo sigillo blues prima di una lunga sequenza di reti che hanno un solo nome e cognome: Giorgio Ferretti. Il capocannoniere segna di testa, di seno, di piatto, mentre distrattamente assaggia una merendina, insomma ne fa 4 che uniti ad un missile di Mennitti portano a due minuti dalla fine i Bianchi in pareggio. Peccato perché a quel punto i Bianchi perdono Mennitti dopo una entrata da art. 590 comma 4 del codice penale di Mimmo Stigliano, che pur avendo preso la palla prende anche la caviglia di Daniele, scardina la recinzione, genera un cratere di due metri di diametro e forse varia leggermente l’asse di inclinazione terrestre. Per fortuna i danni fisici sembrano limitati. Mimmo comunque sportivamente prosegue il match anche ammanettato e lancia i Blu verso l’ultimo disperato attacco: la palla arriva a Pino Croce che inspira profondamente, si raccoglie in meditazione ed esegue un pallonetto di rara bellezza che si spegne nel tramonto e alle spalle dell’incolpevole Zanella. Tutto molto bello e i Blu esultano per l’insperata vittoria mentre la disperazione e le lacrime albergano sui volti tirati dei Bianchi, che ormai assaporavano il gusto di un pareggio clamoroso. Anche questa volta il sabato ci ha dispensato gioie, dolori, fuorigioco e un sacco di parole a vanvera, arrivederci alla prossima entusiasmante puntata.
PS c’è da dire che i Blu in porta avevano un signor portiere, Gotta da Torino, mentre i Bianchi hanno alternato nel ruolo figure non professionali, con uno spiccato senso per l’immobilità pur riconoscendo loro tanta buona volontà.