Sabato 22 aprile 2016, San Giorgio martire (non Ferretti….), sole e temperatura quasi calda….

“Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio dall’altruismo, dalla fantasia…”

BLU 7 – BIANCHI 6

Tempi amari anche per De Gregori oggi al Malbho Stadium di Malbor Ghetto, dove i 22 cusmalbfulgcontrsammartini si sono affrontati in un match molto infuocato che ha costernato persino le 18 talpe presenti.

Terreno in ottime condizioni, con la lava ancora fumante, garanzia di eccezionale rimbalzosità del pallone, forse un minimo peggio  per i legamenti dei calciatori, ma tant’è, si fa tutto per lo spettacolo.

Primo tempo dominato dai blu di Ingranata che schiantano i bianchi di Gavioli con un secco 5 a 1.  Si inizia subito con polemiche infinite sullo scambio di mercato che vede Guerra in bianco al posto di Faraboli, lungamente ambito invece da Gavio.  Alfredo, che si vede bene solo in total white per motivi di look and feel si nasconde tra i bianchi e non ne vuole sapere di tornare in blu.

Il match ha inizio agli ordini del sig. Stigliano da Via Palestro e dopo cinque minuti sono clamorosamente i bianchi ad andare in vantaggio con Martina Giuseppe su cross di Bratti. Sembra un match equilibrato ma a cadenza regolare iniziano invece a segnare i blu prima con Giorgio Cervellati liberato da una intelligente finta di Forte, due a uno di Andrea Faraboli, pomo della discordia oggi, che segna nonostante il disperato tentativo di Maccaferri, poi “Gatto” Ingranata, quindi torna al goal anche il veterano di mille battaglie Angelo Marrocchino e infine di nuovo Giorgio Cervellati dal limite infila il sette. Prestazioni molto scarse nella difesa bianca, dove il solo Maccaferri predica (bene) nel deserto, mentre si susseguono gli errori, i rimbrotti e le polemiche su Zucchini e su Francesco. Del resto dalla difesa bianca ben presto spariscono Guerra e Vanni che iniziano ad orbitare in avanti, senza troppo peso peraltro, o meglio più che peso che non manca diciamo costruzione di gioco, con Pasquale fermato da un infortunio e che rimane in campo per onor di cronaca.

Quindi per i bianchi si battono alla fine solo Gavioli (oggi molto innamorato del pallone) un Campi uomo ovunque ma sopratutto comunque polemico, e il duo di punta Martina Bratti.

Tutto fa presagire quindi ad una disfatta visto che invece i blu sono ben organizzati dietro dove Caponi e Colonnesi costruiscono una linea Maginot insuperabile (si dimenticheranno come al solito dei Paesi Bassi però, come vedremo nel secondo tempo…). A centrocampo e in attacco si muovono bene Mennitti anche lui uomo ovunque,  Martina senior, Forte e soprattutto un inarrestabile se non con le cattive maniere Giorgio Cervellati.

Ma i bianchi nel secondo tempo entrano in campo con nuova determinazione e dal 5 a 1 passano rapidamente al 5 a 4.  Segnano infatti in rapida successione Martina Giuseppe, Max Bratti e anche Vanni con una pregevole azione in area.

Ma nel bel mezzo della rimonta bianca eccoti di nuovo Angelo Marrocchino oggi di nuovo superbomber che si libera in area e segna con un tocco fine il 6 a 4.

I bianchi reagiscono e segnano ancora con Giuseppe Martina il 6 a 5, e il match si riscalda.  Percussione di Giorgio Cervellati in area di rigore e Ribaldo Campi lo atterra da dietro sostenendo che la colpa è di Igor che non lo fa dormire da due settimane…. Ma il sig. Stigliano indica inesorabile come Tex Willer il dischetto del rigore.  A questo punto scatta la rovente polemica tra compagni di squadra, che evidenzia come il legislatore abbia latitato in questo campo. Da anni l’Italia aspetta una legge fondamentale che chiarisca finalmente una volta per tutte chi deve tirare il rigore, a chi spetta la delega, quali pre requisiti psico fisico attitudinali debba avere il rigorista. G. vorrebbe tirare ma P. non ci sta con una motivazione comunque non campata per aria, visto che finora mai ha tirato un rigore mentre G. ne ha tirati già ben due quest’anno. Per quel che succede dopo non si sta qui a giudicare chi ha detto prima cosa,  anche perchè il vostro cronista non ha elementi precisi e nè vuole entrare nella successione degli eventi, ma tant’è che le talpe fino a quel momento appassionate spettatrici del match si rintanano improvvisamente.

Diciamo questa volta seriamente che sarebbe meglio avere un spirito più disteso nei confronti dei compagni, che prima che compagni sono amici. Va bene che ci si vuole sfogare delle mille difficoltà che ognuno di noi incontra durante la settimana, ma vogliamo proprio prendercela con chi condivide con noi le due sacrosante e attese ore di partita ?

Dovremmo essere i primi a incitare chi sbaglia invece di affossarlo, a passare la palla con fiducia, a vedere con tranquillità il turno di Zucchini in porta (ecco forse qui c’è qualche difficoltà in più)…  E invece vediamo punizioni tirate sempre dagli stessi, passaggi solo ai più bravi e gli altri che recuperano solo palle per caso, scene isteriche agli errori anche clamorosi di qualcuno….  Insomma, non ci siamo proprio, anzi vediamo dai giovani un esempio di comportamento mentre noi per primi dovremmo darlo.  Va bene, siamo la generazione che ha visto Edmundo O Animale e Pasquale Bruno, passando anche da Materazzi Romario Balotelli e Cannavaro, ma c’è un limite a tutto…

A questo punto rileva poco che il rigore di P.  finisca sul palo, che Max Bratti pareggi per i bianchi e che allo scadere il solito missile centrale di Mennitti venga come al solito deviato da Zucchini nella propria porta (che barba e che noia, sempre lo stesso schema….), ma quel che peggio che anche qui scena isterica di R. e reazione isterica di Z. … insomma anche qui non ci siamo proprio….

Per la cronaca quindi vincono i blu 7 a 6, ma nell’augurare una buona settimana a tutti invito ad un ripensamento dell’atteggiamento in campo, a un nuovo modo più empatico e costruttivo di coniugare prestazione e animus pugnandi.