Sabato 7 marzo 2015

Bianchi (Forte) – Blu (Marrocchino)

Rientro al Cus Allianz Arena in questo sabato di pieno sole e ventilato, per i 18 cussammartini pervenuti oggi per l’anticipo della trecentosessantaquattresima giornata della fashion lig, la coppa dei belli anziani del calcio mondiale.  Squadre organizzate da Gaetano Forte (Bianchi)  e Angelo Marrocchino (Blu), su un buon terreno di gioco delimitato da due porte da Subbuteo.  In assenza di portieri titolari si alternano in porta i 18 giocatori, abilmente mossi da dietro con l’apposita astina del gioco sopra citato.  Le squadre sembrano molto squilibrate a favore di quella di Forte, visto mentre serviva ad Angelo tre campari e due spritz mentre discutevano, ma ben presto invece prende corpo un terribile incubo per i bianchi. Angelo, dopo le abbondanti libagioni, appare scatenato e sigla rapidamente una tripletta, con un goal direttamente da calcio d’angolo ( “il mio idolo era Palanca”, dichiarerà nel dopogara).  Gli attribuiamo anche il primo goal, in verità merito di Andrea Gennari, ma sul diagonale del difensore Angelo sfiora con tre peli della gamba destra…. I bianchi fraseggiano timidamente e si affacciano in area blu sbagliando anche diversi goal.  Solo Mennitti aveva accorciato per i bianchi, con un tocco sottoporta su intelligente passaggio di Forte,  interrompendo la serie di Marrocchino.  I blu vanno anche 4 a 1 con Ferretti, poi recupera una rete Pasquale per il 4 a 2 ma arriva anche il 5 a 2 di Lorenzo Marchesiello abile sotto porta.  A questo punto i bianchi si inferociscono, Moretti tenta inutilmente di spegnere il match buttando il pallone nel canale ma un pescatore romeno prontamente lo ribatte in campo…. Mennitti si trasfigura assumendo le sembianze di Higuain con la testa di Gabbiadini ed inizia ad imperversare, anche Gavioli con diverse discese in verticale getta lo scompiglio nella difesa blu.  Le quattro reti consecutive che portano al risultato finale di 6 a 5 sono opera ancora di Pasquale, Gavioli, lo stesso Daniele Mennitti ed anche di Mauro Caponi, che scende dalla difesa impeccabilmente in smoking, dribla tutti, sorseggia un martini, dichiara “il mio nome è Caponi, Mauro Caponi” e con la sicumera di un componente dei servizi segreti appoggia con il destro con precisione a rete.

I blu perdono tutto negli ultimi 10 minuti, sicuramente rimpiangono una difesa poco accorta nel finale, mentre i bianchi si consolano con questa vittoria che fa morale alla vigilia della difficile trasferta sul campo dell’ISIS.  Rimanete sintonizzati, sarà un match tutto da vedere ( a debita distanza….)

Buona settimana a tutti !!!